Fascite plantare: quali sono i sintomi principali e quando preoccuparsi

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Quali sono i sintomi della fascite plantare da conoscere per evitare che la situazione possa peggiorare in modo incontrollato? Talvolta tendiamo a sottovalutare i problemi di salute, sperando che passino da soli. Questa patologia infiammatoria della guaina, tuttavia, va a intaccare la qualità della vita sul lungo termine, soprattutto per il dolore continuo al tallone.

L’infiammazione al piede può essere piuttosto fastidiosa, ma soprattutto reiterata nel tempo, poiché si presenta con un dolore acuto e intenso. Generalmente diffusa tra gli sportivi, interessa anche le persone della fascia di età tra i 40 e i 60 anni. Come riconoscere la fascite plantare? Trovi tutti i sintomi della fascite plantare su podologiaverona.it.

Cos’è la fascite plantare

Ci sono dei casi – rari – in cui talvolta la fascite plantare si presenta senza infiammazione: è il caso della fasiosci plantare. Possono soffrirne anche le persone in gravidanza, oppure che hanno problemi di obesità. Se non opportunamente trattata, può portare al lungo termine alla tallonite, che è l’infiammazione del calcagno.

Il disturbo si manifesta principalmente attraverso un’infiammazione al piede, con il dolore localizzato sul tallone, ma non è escluso che possano fare male le dita sul lungo termine. Tra l’altro, i primi disturbi si verificano al mattino, quando si è stati a riposo a lungo.

Le cause della fascite plantare

Quali sono i motivi per cui può presentarsi la fascite plantare? Per comprendere l’infiammazione, dobbiamo approfondire il legamento arcuato del piede. Quest’ultimo serve al nostro corpo per ammortizzare il piede: i nostri movimenti sono fluidi per un motivo preciso.

Nel momento in cui il legamento arcuato del piede non ha modo di bilanciare la tensione, può verificarsi l’infiammazione. Le cause possono essere determinate da tanti aspetti, ma anche dal nostro stile di vita. Non è un caso, infatti, se a soffrirne maggiormente sono proprio gli sportivi, che sollecitano il piede in varie occasioni a seguito di un’intensa attività fisica. La fascite plantare è spesso definita come la maledizione dei runner.

I fattori di rischio della fascite plantare possono essere connessi all’età, al sesso, al diabete, al piede piatto, all’esercizio fisico intenso. Un ruolo importante lo svolge anche la calzatura: sarebbe importante acquistare delle scarpe che permettano al piede di essere a proprio agio. Alcune calzature da evitare potrebbero essere quelle con suole piatte o i tacchi troppo alti.

I sintomi della fascite plantare

Quali sono i sintomi della fascite plantare che possono peggiorare la qualità della nostra vita? Nel momento in cui avvertiamo una sorta di dolore diffuso dalle dita e che si concentra sul tallone, dobbiamo in effetti chiederci il motivo e magari richiedere la consulenza a un podologo esperto. L’obiettivo è quello di evitare di arrivare a una situazione di stress tale che possa peggiorare nettamente nel giro di poche settimane.

Di solito, soffriamo molto di più al mattino: quando ci svegliamo, prestiamo molta attenzione a come rispondono i nostri piedi al movimento. Proprio quest’ultimo è un campanello d’allarme della fascite plantare che può destare dei sospetti.

In ultimo, è importante sapere che sul lungo termine, soprattutto quando non viene opportunamente trattata, possono presentarsi delle tumefazioni o gonfiori localizzati sulla zona del piede o sulla caviglia. Sotto questo aspetto gioca un ruolo decisivo la prevenzione. Se notiamo dolore al mattino e soprattutto tumefazioni o gonfiori, non esitiamo ad andare da un podologo. Molto raramente, comunque, può insorgere anche bruciore o formicolio.

Come prevenire la fascite plantare?

Se non curata, la fascite plantare può sfociare nel dolore cronico. Purtroppo, è un rischio che non dobbiamo correre, perché potrebbe andare ad alterare la postura. In genere causa problemi ai piedi, al femore, alla schiena e al ginocchio.

Un ruolo decisivo nella prevenzione della fascite lo svolge indubbiamente la calzatura. Sfruttare scarpe specifiche permette di integrare un sistema di ammortizzamento che possa contrastare problemi o infiammazioni al legamento arcuato del piede.

Come trattare la fascite plantare?

Il benessere dei piedi, come abbiamo visto, dipende da tanti aspetti. Oltre alla prevenzione, i campanelli d’allarme non vanno ignorati, ma ascoltati e condivisi con il proprio medico curante. La fascite non sparisce da sola da un giorno all’altro: se il nostro corpo ha bisogno di un trattamento, dobbiamo essere noi a richiederlo. E in questo caso a intervenire è il podologo, esperto contro la fascite.

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